Mentre inviamo il Comunicato Stampa alle redazioni dei giornali locali, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici boccia il bando e costringe l’amministrazione Aldegani a revocarlo.
COMUNICATO STAMPA
La Lista civica Ponteranica InComune, preso atto che in data 14 febbraio 2014 il Comune di Ponteranica ha pubblicato il bando di gara “per la selezione mediante dialogo competitivo, ai sensi dell’art. 58 del D.Lgs 163/2006 – di contraente idoneo a concorrere allo sviluppo del progetto Master Plan nonché idoneo alla successiva assunzione della concessione d’area in diritto di superficie e del contratto di realizzazione e gestione della “Cittadella della Salute San Pier Giuliano” affidato nella seconda fase del dialogo competitivo mediante la procedura della finanza di progetto (project financing)”, esprime, di seguito, le proprie valutazioni:
POCA TRASPARENZA NELLA PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE:
lo strumento del “dialogo competitivo” per la selezione del contraente (procedura limitativa della concorrenza cui l’Amministrazione può ricorrere solo in casi particolari in cui non sa definire, i mezzi tecnici atti a soddisfare le sue necessità o i suoi obiettivi) appare utilizzato del tutto impropriamente, considerato il fatto che l’Amministrazione ha già sviluppato un progetto Master Plan sulla cittadella della Salute.
TEMPI DI CONCESSIONE TROPPO LUNGHI:
il bando prevede che la durata massima del contratto di concessione è fissata in 63 anni(termine ritenuto “attendibile” per ammortizzare l’investimento di 18.840.000,00 € richiesto), al termine dei quali le infrastrutture edificate dal concessionario passerebbero gratuitamente nel pieno possesso, proprietà, disponibilità e responsabilità del Comune di Ponteranica.
È evidente che al termine del suddetto periodo di concessione il Comune di Ponteranica diventerebbe proprietario di una struttura obsoleta, che costituirebbe solo un debito e non una risorsa.
COSTI ECCESSIVI DELL’OPERA:
Rispetto a quanto indicato nelle sedute pubbliche di presentazione del Master Plan l’importo stimato dell’intervento “Cittadella della Salute” è lievitato dai previsti 7 milioni di euro a quasi 19 milioni di euro. A queste condizioni l’operatore privato che si farà carico dell’intervento, dovrà applicare delle tariffe elevate per poter rientrare dall’investimento, non alla portata di tutti i nostri concittadini, anche in considerazione del periodo di crisi che stiamo attraversando ed il fatto che la Regione Lombardia non mette più a contratto nuove R.S.A.
NESSUN RITORNO PER LA COMUNITA’ DI PONTERANICA:
nei criteri previsti per la determinazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa non c’è alcun riferimento al fatto che dovranno essere riservate delle tariffe agevolate ai cittadini di Ponteranica o che potrà essere assunto personale di Ponteranica. Di certo invece ci sarà la nuova colata di cemento (oltre 20.000 mc) su un’area verde di pregio e di proprietà comunale, l’eliminazione di tutti i parcheggi nell’area prospiciente il Municipio e l’aumento del traffico indotto.
Per queste ragioni La Lista civica Ponteranica InComune è del tutto contraria all’impostazione di questo bando, che appare dettato semplicemente dalla fretta per le imminenti elezioni, e dichiara sin d’ora che, in caso di propria affermazione alle prossime elezioni, non darà corso allo stesso in quanto illegittimo ed, in ogni caso, non conveniente per il Comune di Ponteranica.
Ciò detto la lista Ponteranica InComune illustra di seguito la propria proposta diretta a soddisfare, in modo diversificato, le esigenze dei quasi 1500 anziani di Ponteranica:
Qui, ora e per tutti.
La proposta per gli anziani di Ponteranica InComune.
Per anziani in condizioni critiche non assistibili a casa:
– posti riservati nelle case di riposo vicine a Ponteranica, a costi mensili contenuti grazie a convenzionamenti con strutture esistenti ed accreditate.
Per gli anziani che necessitano di assistenza domiciliare e ai loro familiari:
– potenziamento del servizio di assistenza domiciliare comunale, con presenza di operatori anche nella fascia pomeridiana-serale e nei fine settimana
– attivazione di un servizio di aiuto per chi vive solo, svolto da giovani disoccupati con contratto di volontariato civile e da volontari
– attivazione di interventi infermieristici a domicilio per prelievi, iniezioni, medicazioni controlli della glicemia, ecc.
– sostegno alle famiglie con anziani con deficit cognitivo (demenza)
– aiuto nella ricerca di badanti, assicurando percorsi formativi e supervisione
– consegna dei pasti a domicilio e introduzione, se richiesto, della consegna della spesa e del sevizio di lavanderia.
Per gli anziani attivi e autosufficienti:
– creazione di un centro sociale ‘aperto’ anche a bambini, disabili, giovani, ecc. gestito dalle associazioni del paese con il supporto di personale esperto, utilizzando spazi già esistenti (non c’è bisogno di costruirne nuovi);
– gestione di alloggi in paese dedicati ad anziani autosufficienti che vivono soli o in abitazioni non adeguate, dove garantiremo la presenza costante di personale sanitario e volontario.