Estratto dalla prefazione al Dizionario Italiano-Bergamasco (2005) a cura di Carmelo Francia e Emanuele Gambarini:
“(..) siamo persuasi che la nostra identità e la nostra appartenenza locali acquistino robustezza e riconoscibilità solo se capaci di misurarsi con tutte le altre identità e appartenenze, più generali e globali, che caratterizzano la cittadinanza planetaria dell’uomo di oggi.
L’identità e l’appartenenza, infatti, non possono essere una mera acquisizione statica, ma sono il frutto di un ininterrotto processo di confronto e di dialogo con la storia e con la società in cui viviamo.
È questo l’orizzonte culturale che ci caratterizza sempre di più (..)”
Il Duca di Piazza Pontida
Lìber Prim
Bruno Agazzi
Come sottolineato in un post qualche giorno fa, lavoriamo INSIEME per progettare e costruire un Paese coeso e solidale dove si senta forte l’identità e l’appartenenza, non perché staticamente acquisita, ma perché costruita quotidianamente attraverso percorsi di dialogo e confronto.
Questa è la sfida che ci attende, che vogliamo raccogliere con l’aiuto ed il sostegno di tutti coloro che si ritrovano nei punti della nostra Carta dei Valori.